Matrimonio medievale by Georges Duby

Matrimonio medievale by Georges Duby

autore:Georges Duby [Duby, Georges]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788865762899
editore: il Saggiatore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


3. Una casa nobile: i conti di Guines

Dopo aver posto in rilievo come verso la metà del XII secolo si procedesse verso una certa armonizzazione tra le regole imposte dai sacerdoti e le pratiche matrimoniali dei laici, prenderò ora in esame questa conciliazione da un angolo diverso e sulla base di un altro insieme di documenti. Anche questi testi sono stati composti da ecclesiastici, ma al servizio di un signore, e descrivevano ciò che i loro padroni facevano o avrebbero voluto fare. Nel periodo e nella regione di cui ci stiamo occupando questi documenti erano rari. È inutile cercarli negli archivi: anche quei pochi che si potrebbero trovare, per lo più atti che si riferiscono alle clausole del dono di fidanzamento (sponsalicium) che per caso si sono salvati nei fondi delle collezioni ecclesiastiche, sono quasi tutti precedenti al primo trentennio dell’XI secolo. E mentre è vero che nelle province meridionali d’Europa, nel Lazio o a Genova,1 certi archivi notarili mostrano che nel corso del XII secolo si ebbero cambiamenti molto graduali nei diritti reciproci degli sposi verso un avvicinamento delle pratiche giuridiche ai valori che stavano alla base della società, non troviamo niente di questo genere per la Francia settentrionale. Qui i documenti degli archivi possono spingere la ricerca solo in una direzione, cioè mettono in grado gli storici – questo è già molto – di ricostruire certe genealogie aristocratiche e di osservare l’influenza delle pratiche matrimoniali sul destino di una data stirpe. Forniscono una maggiore ricchezza di informazioni alcune narrazioni: le storie di fantasia della letteratura di intrattenimento – che invito gli storici sociali a rileggersi con molta cura – e le storie, un po’ meno di fantasia, composte per celebrare una casa. Queste ultime riguardano solo famiglie della nobiltà più elevata: per lo meno proiettano l’immagine che si considerava adeguata a tale status. Da opere di questo genere si possono imparare molte cose su questa immagine – così come su altre caratteristiche della mentalità aristocratica di cui mi occuperò in un altro contesto –2 come si vedrà quando esporrò un esempio molto prezioso, la Historia comitum Ghisnensium, scritta tra il 1201 e il 1206.3

Quest’opera è una testimonianza straordinaria dello svilupparsi di una produzione letteraria a soggetto genealogico che verso la seconda metà del XII secolo diviene storia autentica, in quanto consiste di una serie di biografie che hanno la funzione di punti focali per i ricordi di una famiglia.4 La Historia descrive il passato di due stirpi, quella dei conti di Guines e quella dei signori di Ardres, che si erano appena alleati attraverso un matrimonio.5 L’autore, Lamberto, era un ecclesiastico e prestava servizio nel casato di Ardres. Era prete, sposato e padre di almeno una figlia e due figli, anch’essi preti (sacerdotes) entrambi: un’altra precisa informazione che ci consente di misurare la distanza tra comportamento effettivo e codice morale teorico. Lamberto era molto orgoglioso di essere un «maestro», come gli altri insegnanti che Baldovino conte di Guines ospitava nel casato, dove tradussero per il loro signore, che



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